Siamo lieti di presentarvi in anteprima esclusiva il video di “L’Ombra delle Stelle” di La Distanza della Luna, gruppo romano che debutterà il 18 Novembre con un album omonimo. Il brano mette in evidenza la capacità del gruppo di costruire trame melodiche raffinate e articolate. La regia del videoclip è a cura di Giampaolo Bisegna. Dopo il video, troverete una breve intervista che cerca di approfondire alcuni aspetti della loro musica.
-Come è nato il progetto La Distanza sulla Luna e come è stato sviluppato l’omonimo album di debutto?
La Distanza della Luna, in origine, era un duo formato da me e Francesco Catoni, con il quale ho composto alcuni dei brani che sono stati inseriti nel disco. La formazione attuale (con Annalisa Baldi alle chitarre, Cristiana Della Vecchia alle tastiere e Alessio Sbarzella alla batteria) si è costituita nel 2013; insieme abbiamo ripreso e riarrangiato dei brani preesistenti e ne abbiamo scritti di nuovi. In questo lavoro, che è culminato nella realizzazione del nostro primo disco, siamo stati supportati inizialmente da Paolo Benvegnù e poi da Sante Rutigliano, che ha firmato la produzione artistica dell’album. Con lui abbiamo intrapreso una lunga ed accurata fase di pre produzione, finalizzata alla ricerca e al consolidamento di un’identità sonora ed espressiva definita e coerente.
-Che ruolo ha avuto e quanto ha inciso la produzione artistica è a cura di Paolo Benvegnù?
Benvegnù ha curato la produzione artistica di un unico brano presente nel disco, “L’Acrobata”. La sua presenza non è mai stata invasiva, ci ha lasciati liberi di ideare e sperimentare, con discrezione e rispetto delle nostre intenzioni.
-Oggi esce il singolo “L’Ombra delle Stelle” accompagnato dal video diretto da Giampaolo Bisegna. Cosa potete dirmi sul videoclip in relazione al brano?
Il regista ha rappresentato magnificamente l’immaginario del brano sia visivamente che nel suo significato. Le atmosfere oniriche, gli elementi naturali e umani sfumati, come fossero presenze effimere e incorporee, sospese. RLM 42 (il personaggio principale), che, seguendo tracce di luce, troverà la sua direzione e un approdo. O forse, solo l’illusione di un altrove.
– Come cambia l’approccio alla vostra musica dal vivo rispetto alle registrazioni in studio? Sono previste date di presentazione del disco?
All’ingresso in studio, Sante ha insistito affinchè le parti strumentali venissero registrate live, perché apprezzava molto la coesione interna e l’intensità che aveva osservato nelle nostre esibizioni live. La produzione del disco, dunque, è stata impostata su un principio di massima riproducibilità dal vivo e di fedeltà alle sonorità e agli arrangiamenti dell’album. La presentazione ufficiale è prevista per il 27 novembre presso il Monk Club di Roma e proseguirà con altre date che annunceremo a breve.
–Domanda classica delle nostre interviste: due dischi di quest’anno da suggerire ai nostri lettori che avete apprezzato.
“Die” di Iosonouncane e “Depression Cherry” dei Beach House.