A quattro anni da Lonesome Traveller, tornano The Dining Rooms (Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti) con un nuovo album. Si intitola Do Hipsters Love Sun (Ra) ? ed è uscito a fine novembre. Numerosi i contributi: Jessica Lauren, Sacri Cuori, Ronin, Francesco Giampaoli, Antonio Gramentieri, Bruno Dorella, Giovanni Ferrario, Geppi Cuscito, Francesco Borrelli, Maria Arena, Giorgio Possenti and Raffaele Costantino. Vi proponiamo lo streamng integrale.
Un lavoro importante quello realizzato dal duo milanese che riesce a condensare in quattordici tracce tutte gli umori e le sfumature dell’aspetto visivo legato alla colonna sonora immaginaria. Un percorso colmo e guidato da linee jazz presenti quasi ovunque (in mood notturno in “Saturno“, l’andamento controllato di “Space is the Place“, la tensione e il pathos di “Agnone Bagni d’Inverno“), il romanticismo quasi melodico di “Once Were Warriors“, l’intimismo semi-acustico di “Love Story” e quello malinconico e nostalgico di “Venere” (uno dei pezzi migliori dell’album); c’è anche la pulsione elettronica (“Marte“) e il movimento e la crescita (“Appuntamento su Marte“) e il caos ottimamente “cucito” della title-track. Una visione chiara del concept che si è riversata sul modo di comporre i quattordici pezzi: chiaro e definito ma sempre dinamico. La conferma che ricerca espressiva e identità sono due aspetti, che quando camminano insieme, producono risultati che meritano di essere collocati in quello straordinario Macrocosmo chiamato Arte.
Un titolo che condensa la natura quasi concettuale di quest’ album, da un lato un omaggio a Sun Ra, uno dei personaggi più profondi e rivoluzionari nella storia della musica, capace di dare nuovo significato alla parola cosmic: un messaggero venuto dallo spazio per portare nuova spiritualità e visione. Dall’altro, la parola hipster – ai nostri giorni sinonimo di nulla e superficialità, ma che ha origini socio-politiche ed estetiche profonde: Jack Kerouac per esempio li descrisse come ‘anime erranti portatrici di una speciale spiritualità’. Gli hipsters erano originariamente innovatori, esploratori culturali spinti dal desiderio di novità e sperimentazione. E tutto ciò trova posto in Do Hipsters Love Sun (Ra)? : una colonna sonora che condensa elementi cosmici, il desiderio di esplorare e scoprire, e la capacità di immaginare e sognare. Esistenzialismo, sperimentazione, spiritualità: ecco allora la dedica a Sun Ra, influenza più concettuale che musicale di questo disco.
Abstract jazz, cosmic funk, instrumental hip-hop: Do Hipsters Love Sun (Ra)? contiene tutti i tratti e le influenze tipiche del sound dei The Dining Rooms, ma anche un forte elemento cinematico che affonda le sue radici nel mondo delle sonorizzazioni e delle colonne sonore del cinema Italiano. La reinterpretazione di quelle atmosfere è l’altro tema del disco, una vena sotterranea capace di infondere nelle tracce dell’album l’incanto di quelle colonne